Le risposte del dottore - Domande sulle protesi di anca e ginocchio
Il dottor Luca Antonelli risponde alle domande dei pazienti sulle protesi dell'anca e del ginocchio, sulle tecniche di intervento nel campo della chirurgia protesica, sul decorso post-operatorio, sulle terapie preventive e di recupero.
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Caro Antonio,
certamente l'artrite reumatoide è una delle ragioni principali per cui un'articolazione si logora, al punto tale da doverla sostituire. Ciò detto, è necessaria un'attenta diagnosi da parte di un ortopedico specializzato per valutare l'eventuale necessità di intervenire con la chirurgia protesica per sostituire l'articolazione danneggiata. È molto importante, sia nella fase della diagnosi che in quella pre e post-peratoria, che il paziente scelga uno specialista in cui ripone completa fiducia e si lasci guidare da questo nell'effettuare la scelta terapeutica più appropriata, che può variare di molto in base al tipo di patologia, nonché a molteplici fattori personali che riguardano il paziente (età, sesso, peso, stili di vita, altre patologie associate...).
Auguri!
Gentile signora,
dal testo della sua domanda non posso ricavare molte informazioni: bisognerebbe sapere che tipo di protesi il suo ortopedico le ha proposto e qual è il problema di salute per le ha consigliato di sottoporsi ad un intervento di chirurgia protesica dell'anca. Quello che le posso dire è che, se l'intervento è bene eseguito e la protesi scelta è adatta a risolvere il suo problema, non dovrebbe creare alcun problema durante e dopo la gravidanza. Spetta a lei scegliere un ortopedico in cui ripone completa fiducia. Auguri!
Caro Antonio,
in generale la bicicletta comporta una minore usura delle articolazioni rispetto alla corsa, nella quale, soprattutto se mal eseguita, si verificano continui contraccolpi che scaricano il peso del corpo sulle giunture, logorandole. Ad ogni modo chi ha subito un intervento di protesi di anca dovrebbe mantenere una certa prudenza, ed evitare sport nei quali si presenta un costante rischio di caduta. Può certamente usare la bicicletta, ma il mio consiglio è quello di cercare di evitare le situazioni più rischiose come per esempio quelle che si possono creare con la mountain bike; oltre alla considerazione che con questo tipo di sforzo vi sono comunque notevoli contraccolpi sull'articolazione dell'anca che andrebbero evitati.
Gentile signore,
nella sua regione ci sono diversi buoni centri dove operano bravi specialisti. È importante che lei scelga un ortopedico in cui riporre completa fiducia e il cui curriculum professionale sia orientato in maniera significativa verso la chirurgia proteica con un buon volume di interventi annui: sarà poi lui a consigliarle la sede più adatta per il suo intervento di protesi del ginocchio.
Cara Lucia,
l'intervento per sostituire una protesi dell'anca o del ginocchio non è assolutamente equiparabile a quello del primo impianto. Si tratta di una chirurgia superspecialistica che va effettuato SOLO da chirurghi molto esperti in chirurgia proteica articolare. Se si rispettano questi requisiti l'intervento non presenterà particolari problematiche in quanto sarà stato adeguatamente pianificato e preparato dal chirurgo. In caso contrario infatti i problemi principali si possono riscontrare quando al momento di sostituire una parte o più parti della protesi, e non avendo pianificato in modo adeguato l'intervento, ci si trova o a non avere le componenti proteiche giuste o anno disporre degli strumentari necessari.
Se ritiene che l'ortopedico che le ha fatto l'intervento la prima volta abbia fatto un buon lavoro, può fidarsi di lui anche per l'intervento di revisione. Auguri!
Cara Giovanna,
se lei è affetta da artrite reumatoide fin da quando era bambina, probabilmente questa patologia avrà già prodotto alcuni danni gravi alle sue articolazioni. Per quanto riguarda la sua età, non si preoccupi : l'impianto di protesi di anca e ginocchio in pazienti molto giovani è normale quando le condizioni lo richiedano, e serve sempre a migliorare le condizioni di salute e le funzionalità motorie del paziente, non a peggiorarle, anche in ottica di lungo periodo.Infatti oggi abbiamo a disposizione nuovi materiali che promettono molto in termini di sopravvivenza della protesi.
Si affidi con fiducia ad un buon ortopedico e vedrà che la sua qualità di vita migliorerà nettamente!
Gentile signora Anna,
l'intervento di protesi, anche a entrambi gli arti, se bene eseguito, e se seguito da corretta riabilitazione, porta al corretto recupero funzionale degli arti, ristabilisce la corretta funzionalità motoria e elimina il dolore. Ad ogni modo dopo questo intervento è sempre bene che il paziente mostri un atteggiamento prudente, evitando ad esempio di praticare sport estremi. Auguri!
Gentile signore/a,
per mantenere a lungo la sua protesi in buono stato, e dunque preservare il suo quadro clinico, è bene osservare una prassi che prevede alcuni esercizi motori e un calendario di visite di controllo con il suo ortopedico. In questo sito può trovare maggiori dettagli nella pagina Come preservare al meglio la propria protesi. Saluti.
Caro paziente,
come lei stesso ha detto, la protesi mini invasiva è una novità nel mondo delle protesi d'anca. Infatti, quando è possibile, oggi si tende ad utilizzare protesi più corte che consentono un maggiore risparmio di tessuto osseo del femore e con delle superfici di rivestimento che consentono un' ottima crescita di osso a diretto contatto della protesi; tali tipi di protesi vengono impiantate con tecniche chirurgiche mini invasive, ovvero che tendono a preservare al massivo i tessuti molli che stano intorno all'anca. Tali tecniche presentano sicuramente alcuni vantaggi, come riduzione del dolore post-operatorio e riabilitazione precoce del paziente. Tuttavia, bisogna esaminare ciascun caso clinico per stabilire la tecnica chirurgica più adeguata al paziente.
Cordiali saluti
Caro signore/a,
l'intervento di protesi in età pediatrica è una argomento delicato, perché lo sviluppo osseo del giovane paziente può compromettere il quadro clinico. Consiglio di rivolgersi ad un ortopedico specializzato in ortopedia pediatrica per valutare attentamente il caso e scegliere cosa fare. Probabilmente, ma non ho elementi per poterlo dire con certezza senza visitare il paziente, sarebbe bene attendere una fase dello sviluppo un po' più avanzata. I migliori auguri per lei e per suo figlio.
Gentile Carlo,
l'artrite, a quanto mi dice, è la causa del suo dolore al ginocchio, ed essa comporta in genere anche una riduzione delle capacità funzionali e motorie degli arti interessati. L'intervento di protesi serve proprio per superare tali limiti oltre che a togliere il dolore che è causato dall'artrite. Auguri!